PSICOLOGIA: il bambino ansioso e le sue fobie




(Rappresentazione angoscia)




Anche i bambini si trovano spesso a dover affrontare l'angoscia. A volte, dunque, il loro comportamento, pure apparendo patologico, non rappresenta altro se non una delle tante e diverse strategie che i piccoli mettono in atto per controllare il sentimento angoscioso che vivono. L'ansia è da considerare come un espressione di auto preoccupazione, caratterizzata da dubbi e svalutazioni nei confronti di se stessi. Può esordire già durante l'infanzia, non appena si comincia a prendere consapevolezza del mondo al di fuori della famiglia. La scuola, per esempio, diventa spesso per i bambini il luogo in cui matura, l'ansia, manifestata con comportamenti inattesi, che il più delle volte vanno a compromettere la prendi mento e la serenità delle relazioni con i pari.



il bambino manifesta il suo stato ansioso a volte con irritabilità, altre con un atteggiamento di apprensione continua, con sintomi somatici quali:
 il vomito, 
la diarrea, 
la cefalea 
 l'eccessiva sudorazione. 
Nei casi più gravi, quando l'ansia tracima nell'angoscia, il bambino appare terrorizzato, distratto dai suoi pensieri spaventosi, tanto da risultare poco disponibile a ragionamento, irrigidito, impermeabile alle espressioni affettuose. I segnali che permettono di capire se un bambino vive il disagio scolastico sono molteplici. Particolarmente indicativa è la distrazione. In realtà, cioè che succede nella mente del bambino ansioso è un sovraffollamento di pensieri, concetti, azioni, che non gli dà la possibilità di concentrarsi su un argomento unico. In questo scenario, l'unica via di scampo risulta la fuga e, appunto, la distrazione, che spesso si accompagna ad atteggiamenti aggressivi nei confronti degli altri e di se stesso.

Gli interventi dell'insegnante, tesi a indirizzare il bambino a concentrarsi su una cosa alla volta, di solito non hanno altro effetto che aumentare e stabilizzare la confusione, agevolando il sedimentarsi di sentimenti di autosvalutazione. Occorre infatti cercare di capire cosa sta accadendo a monte, per esempio cercando di analizzare la situazione familiare. Occorre ripetere che nulla ciò che si manifesta come disturbo emotivo in un bambino è riconducibile esclusivamente al individuo, maestro è generalmente  il prodotto dell'ambiente familiare in cui il bambino vive. C'è un altro fenomeno che va sotto il nome di ansia anticipatoria, ovvero che precede un compito da eseguire, oppure da prestazione, che può verificarsi durante il compito medesimo.
Importante capire la differenza tra normalità è patologia, mentre avere un attimo di distrazione o di insofferenza è normale sano per tutti, in quanto serve al bambino per crescere per formare il proprio carattere, al contrario e, quando queste manifestazioni si prolungano e diventano intense, possono essere espressione di un'importante disagio, nel quale gli adulti dovrebbero prendere atto.
                                                        

Il bambino ansioso può sviluppare vere e proprie fobie, cioè paure ingiustificate di un oggetto o di una situazione, che scatenano un intensa reazione di angoscia .il poi delle volte la reazione a questa angoscia è di tipo difensivo, cioè di evitamento delle situazioni angosciante. Tutto ciò provoca un meccanismo di inibizione nel comportamento del bambino, che può diventare invalidante, ovvero può bloccare lo svolgimento delle normali attività quotidiane. L'ansia può essere contenuta anche attraverso la ripetizione di rituali ossessivi.