PSICOLOGIA: disturbi della sfera alimentare nella prima infanzia





                                                                              


I disturbi legati alla sfera dell'alimentazione sono tradizionalmente associate l'interazione più precoce è importante che il bambino conosca ovvero quella con la madre.
Il lattante fin dalla nascita può essere un perfetto equipaggiamento neurofisiologico per la suzione.
Questo però non significa che tutti i bambini si comportino nello stesso modo per ciò che riguarda il nutrimento in quanto ci sono evidentemente delle variazioni individuali c'è chi mangia tanto che poco che velocemente chi molto lentamente.
La stazione però indipendentemente dalla differenze individuali rappresenta un bisogno in, i bambini che mangiano velocemente, per esempio, tendono a prolungare la soluzione sostituendo il seno materno con le proprie dita con altri oggetti:
            


 infatti l'alimentazione di un bambino non è solo riconducibile alla pagamento della fame fisiologica, ma rappresenta il prototipo delle sue future capacità di interagire con il mondo.
lo stesso Sigmund Freud ha distinto la soddisfazione di bisogni alimentari in se dal senso del piacere che neonato tra i dell'associazione la cui traccia persisterà schematicamente, nell'appetito e nel suo futuro modo di approcciarsi al cibo. Cioè significa che un bambino che ha potuto trarre vero piacere dall'allattamento, e quindi della soluzione, manterrà un migliore rapporto con il cibo. Sin dalla prima infanzia si possono però presentare segni sintomi di un disagio e legate alla sfera alimentare. Per esempio i bambini che mangiano a fatica oppure tutti quelli che mangiano troppo.
Le patologie più frequenti legate all'alimentazione sono
  •  l'anoressia 
  •  bulimia
(Sono disturbi tipici dell'addoloescenza)

L'obesità infantile e i suoi fattori:
Sul piano clinico, l'obesità è definito da un eccesso di almeno il 20% di peso rispetto alla media considerata normale, in rapporto alla statura e all'età.
Due sono i periodi privilegiati per l'esordio dell'obesità il primo anno di vita e la pre pubertà, in particolare tra i 10 e i 13 anni. Le cause sono molteplici:
-fattori genetici
-metabolici
-endocreni
-neurologici
-psicologici
L'obesità del bambino può essere la conseguenza sia di crisi bulimiche durante le quali si abbuffa il tutto quello che gli capita sotto mano, sia di una iperfagia determinata dalle abitudini alimentari familiari culturali.
I bambini obesi vengono descritti come timidi e apatici e questa passività pur in presenza di quadri di normalità intellettiva, intrancia spesso una buona riuscita in campo scolastico.
Di frequente, nelle famiglie da cui provengono questi casi sono presenti in realtà razionali peculiari, in cui le madre si rivelano nutrici eccessive e ossessionate, che rispondono cioè con il cibo ha bisogni affettivi che non riescono a colmare in altro modo.
 I bambini in questa circostanza imparano ad appagare l'ansia e il desiderio di affetto attraverso il cibo.
E le madri si sentono più tranquille.