SOCIOLOGIA: Georg Simmel (parte 1)


                                                                   



Il berlinese George Simmel, è stato uno dei padri fondatori della sociologia, il suo contributo alla disciplina è stato a lungo trascurato solo negli ultimi decenni la sua opera è stata rivalutata ed è giudicata ormai unanimemente come un acuta e profonda interpretazione delle trasformazioni della vita sociale avvenute alla fine del XIX secolo, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo delle città e delle metropoli europee.
Nel riflettere su ciò che rende la sociologia una  disciplina indipendente, egli ricorre, per distinguerla dalle altre scienze sociali:
  •  alla contrapposizione tra forma è contenuto.
La sociologia invece si cimenta in maniera molto più generale con ciò che accade quando gli individui entrano in contatto e agiscono insieme.
Per dirla in altre parole, la sociologia a che fare con ciò che Simmel chiama ''gli eventi di associazione'' a prescindere dai loro mutevoli contenuti. Ciò di cui si deve occupare sono allora i modi tipici attraverso cui le persone si relazionano, vale a dire le forme dello stare insieme.
 Tali riforme rimangono invariate nonostante il continuo variare storico dei loro contenuti.

  • sovraordinazione, 
  • subordinazione,
  •  rappresentanza, 
  • concorrenza
  • ecc.....
 sono tutte forme standard che gli eventi di associazione possono acquisire indipendentemente dai loro contenuti. Lo studio di tali forme  si chiama sociologia formale.
Le forme sociali fondamentali sono:

-diade: indica l'insieme di due soggetti
-triade: quando alla diade aggiunge un terzo elemento

Nella triade il nuovo arrivato, può mettere pace tra i compagni qua loro tra loro ci fosse ostilità, Ma potrebbe anche aumentare i contrasti.
Quando il gruppo si amplia ulteriormente, i rapporti diventano in genere più astratti e impersonali e gruppo assume una realtà autonoma nei confronti di chi lo compone.

La reazione tra le persone, quindi può essere spiegata facendo ricorso alle categorie elaborate della sociologia formale.


La cultura metropolitana:
Simmel è il primo grande studioso dei fenomeni sociali caratteristici degli enormi agglomerati metropolitani formati in seguito a l'industrializzazione. È proprio servando con attenzione quanto accadde a Berlino, la sua città, che sviluppa la sociologia formale.
Lui stesso  fu un testimone del passaggio che avviene nei grandi centri dalle forme di vita più tradizionali a quelle moderne e tipiche della vita urbana.
In particolar modo è nella vita quotidiana della grande città che i legami e la tensione tra l'esistenza individuale e contesto sociale e collettivo di vengono particolarmente evidenti.
La città infatti un luogo in cui:
  •  la razionalizzazione della società moderna e la divisione del lavoro raggiungono forme estreme.
  • L'attività di ciascuno si specializza, ma nel contempo si circoscrive ha poche azioni, ben conosciute e sempre uguali
  •  le disuguaglianze sociali si fanno più marcate palesi, perché i diversi strati della società vivono a stretto contatto tra loro.
Tutto ciò crea una situazione nuova è molto moderna vale a dire la possibilità di vivere nell' indifferenza verso i propri simili, anche verso quelli con cui si entra quotidianamente in contatto.
La metropoli è quel luogo in cui le condizioni di vita, caratterizzate dall'alta frequenza degli incontri quotidiani con altre persone, impongono un atteggiamento di:
- distacco, 
- distanza sociale,
- riservatezza
Nelle Metropoli siamo  talmente bombardati da stimoli sempre nuovi che siamo costretti a sviluppare una forma di indifferenza e sistematica per ciò che ci accade intorno, per gli avvenimenti, per le persone anche la loro vita. È qui che più che altrove, entriamo in relazione con nostro simile non tanto per affinità quanto perché egli svolge una funzione a noi utile.