NATURA E CULTURA
-Scommetto che mi rispondereste tutti con la prima foto. Oramai la nostra concezione di mondo naturale ruguara a tutto ciò che non è stato modificato dall'uomo. Ma in realtà questo modo di vedere le cose è sbagliato. Il MONDO della NATURA è l'insieme di tutto ciò che ha una sostanza materiale, e che è stato manipolato dall'essere umano come no.
L'uomo fa parte del mondo della natura e dello spirito.(per mondo dello spirito intendiamo un mondo che raccoglie tutti i prodotti dello spirito umano, come pensieri,parole,discorsi,sentimenti.)
I prodotti dello spirito umano sono ciò che chiamano cultura. Per esempio:
- pensieri
- discorsi
- opere
- ecc..
IL COMPORTAMENTO DELL'ESSERE UMANO E QUELLO DEGLI ANIMALI:
Gli animali, non vivono in un mondo di prodotti dello spirito, essi appartengono solamente al mondo della natura. La maggior parte dei loro comportamenti sono dettati da degli impulsi innati e non appresi.
Mentre per l'uomo i comportamenti (salvo qualche comportamento impulsivo) sono il prodotto della cultura.
OGGETTI NATURALI E OGGETI CULTURALI
Gli oggetti naturali sono di fatto anche oggetti culturali, l'uomo li ha trasformati in un maniera tale che essi sono divenuti per lui vincoli di significato. Per esempio le collane delle nonne spesso hanno un grande significato simbolico per i figli e nipoti, ciò non toglie che al livello chimico si tratta solo di un elemento della natura, ma per l'uomo acquisisce un signicato più profondo. Tutto questo ci porta al concetto di cultura materiale, ovvero l'insieme di quegli oggetti materiali di fattura naturale o artificiale, che per l'uso che ne viene fatto e per i significati che vengono loro attribuiti, finiscono per incorporare direttamente in se stessi una valenza culturale.
L'essere umano trasforma l'ambiente circostante per soddisfare i propri bisogni. L'antropologo Tedesco Arnold Gehlen(1904-1976)dice che:
Secondo lui l'animale non è specializzato,per adattarsi dall'istinto a un proprio ambiente specifico,senza qualità naturali particolari che ne possano garantire la sopravvivenza. L'essere umano per supplire alla sua deficienza strutturale che ha, crea il mondo culturale , il quale rappresenta, una seconda natura che affianca la prima e la completa.
LE SCIENZE CHE STUDIANO LA NATURA
Le scienze della natura studiano i fenomeni della natura e lo fanno applicando un metodo ben preciso, basato a grandi linee su due procedimenti:
- RILEVAZIONE DEI DATI
- INTERPRETAZIONE
L'insieme di questi due fattori ci fanno ritenere che le scienze della natura siano discipline'' realmente scientifiche'',cioè che i loro risultati siano,nel complesso,attendibili. Quando invece bisogna studiare gli essere umani c'è bisogno dell'impegno di discipline specifiche che assumono come oggetto di studio proprio la dimensione culturale dell'esistenza umana. Queste discipline sono chiamate:scienze umane/sociali.
CULTURA E SOCIETà
L'oggetto di studio della sociologia è osservare e di conseguenza studiare il comportamento dell'essere umano nel contesto degli altri umani con cui essi entrano quotidianamente in contatto.
LA SOCIETà= è l'insieme degli individui che,interagendo tra di loro su un certo territorio,condividono una determinata cultura.
Il rapporto tra cultura e società e molto unito perchè senza di una delle due l'altra morirebbe.
Secondo Aristotele(384-322a.C.) l'essere umano è per natura socievole, possiamo dire che è un comportamento che gli viene naturale.
Invece per Thomas Hobbes(1588-1679 filosofo Inglese), la socializzazione più che un processo naturale è un trarre un vantaggio personale, poichè ognuno di noi tende a nuocere a chi gli sta vicino. La socializzazione per Hobbes è un mezzo che permette di non far scatenare una guerra ma al contrario di avere una tregua.
Adesso la domanda da porsi sorge spontanea:
''Com'è possibile che tanti individui vivano insieme,rispettando una grande quantità di regole non'' scritte,senza esservi costretti?
Si tratta del concetto di norma sociale. Quando si dice che gli uomini, nella misura in cui vivono ovvero nelle società,si assoggettano volontariamente a delle regole, si intende dire che il fatto stesso di non vivere isolati presuppone già,indipendentemente dalle proprie scelte politiche,morali o religiose,la volontà implicita di sottomettersi ad alcune norme di comportamento che sono comunemente condivise.
Le regole sono
dei modelli di comportamento che se seguiti ci evitano di avere dei conflitti con gli altri.
dei modelli di comportamento che se seguiti ci evitano di avere dei conflitti con gli altri.
Questi modelli sociali si possono distinguere in:
- obblighi
- forma di permessi (cioè concessioni nell'agire in un certo modo)
Queste norme le apprendiamo e applichiamo spesso in maniera inconscia.
Ogni società a delle norme che non è detto che siano uguali per tutti i tipi di società.
- leggi
- norme morali(non uccidere)
- abitudini
Le norme sociali portano alla creazione di un ordine sociale.(condizione perchè la vita quotidiana abbia senso, in modo tale che non si svolga a caso ma secondo una logica.)Quest'ultimo darà alla creazione di una routine
Avere un contesto socialmente ordinato, consente inoltre di coordinare attività completamente diverse,che non hanno nulla in comune. Gli studiosi delle organizzazioni affermano a questo proposito che alla base di moltissime attività nella società moderna vi sono molti processi:
- differenziazione
- integrazione
Il mantenimento dell'ordine sociale è agevolato dall'uso della tecnologia,cioè di strumenti materiali utili per raggiungere obbiettivi prefissati.
ORDINE E DISORDINE
Per Max Weber(1864-1920) ordine e disordine sono da considerarsi due forze complementari:non si dà l'uno senza l'altro.