Gli inizi dell'antropologia.

 Argomento:Antropologia





Vi siete mai chiesti  il perchè, le scienze umane studiano l'antropologia?

Io sì  , e oggi riporterò qui per i scritto comè avvenuta la nascita di questo studio  e com'è si è sviluppata nel corso del tempo.

Iniziamo dal principio, grazie al nome riusciamo già a intuire che cosa studia. 

                                                         ANTROPOLOGIA

ànthropos=genere umano                                                          logos= racconto/studio/discorso

Come possiamo vedere, questa definizione ha un significato molto generale perchè in realtà molte altre scienze studiano il genere umano.(es psicologia,pedagogia ecc) Ma quindi cosa studia nello specifico l'antropologia?

  • Studia il genere umano dal punto di vista culturale. (es. idee;comportamenti.....)
  • Mette a confronto: uguaglianze/diversità/comportamenti tipici delle società.
  • Possiamo definirla uno studio comparativo.

L'antropologia è nata perchè queste diversità culturali, hanno suscitato un interesse di tipo scientifico.

Quando nasce l'antropologia:

Già ai tempi dell'antica Grecia, uno storico(ERODOTO V sec. a.C),mise in forma scritta le diversità dei modi di vivere dei popoli da lui incontrati durante i suoi viaggi ( Nord Africa; Asia). Però non si parla ancora di antropologia ma piuttosto di osservazioni con un sapore antropologico. Per iniziare a vedere delle tracce antropologiche, dobbiamo indirizzare lo sguardo verso il:

  • 400
  • 500
  • Umanesimo
  • Rinascimento
  • e nei dibattiti che seguirono la scoperta dell'america.
Con la scoperta e la conquista di nuove culture si allargarono gli orizzonti delle conoscenze, che fecero sorgere nuove domande  su questi nuovi popoli, definiti selvaggi o barbari dagli europei. Si interrogavano principalmente sulla natura di queste popolazioni con uno stile di vita molto diverso rispetto al loro.

Con il passare del tempo questi rapporti con le diverse culture, per via dei commerci  e l'espansione coloniale si intensificarono. Questo contatto così ravvicinato a permesso  che le descrizioni riguardanti i costumi  e le istituzioni sociali dei popoli lontani dall'Europa, divennero sempre più numerose.


Illuminismo: L'antropologia ha iniziato  a prendere forma, grazie agli effetti prodotti dall'illuminismo(fine XVII-XVIII secolo). è un movimento intellettuale, al quale partecipavano :
  • letterati
  • filosofi
  • artisti
  • scienziati naturali
  • uomini di religione
  • laici
                                                                                   
  • atei
  • credenti
Fu chiamato illuminismo alludendo  a LUMI=LUCE che la ragione umana poteva gettare su qualsiasi cosa.(se solo fosse stata libera di farlo)


                                                                ( luce che illumina la ragione)



Nel corso dell'800 si sviluppò un interesse  per i popoli esotici. Questo contatto è avvenuto grazie  le colonie, questo momento per gli antropologi è stato molto importante, perchè hanno avuto l'occasione di conoscere questi popoli di persona. Anche se hanno collaborato  con le istituzioni  e le amministrazioni coloniali non si possono definire colonizzatori. Perchè il loro scopo era stabilire dei rapporti di reciproca comprensione, con le popolazioni da loro studiate, e non di ricavare interesse di tipo economico legato alla colonizzazione. Possiamo dire che hanno colto il momento per un sapere scientifico.


  

CHE COSA FA UN ANTROPOLOGO?



Gli antropologi si sono occupati per molto tempo dei popoli a loro contemporanei ma geograficamente lontani.  Questi studiosi si sono occupati di studiare  le istituzioni:
  • sociali
  • politiche
  • credenze religiose
  • tecniche di fabbricazione dei manufatti
  • arte dei popoli lontani
Tutto ciò ha costituito l'oggetto privilegiato dell'antropologia. Se inizialmente l'antropologia ha rivolto il suo sguardo a popoli molto lontani dalla loro cultura, e soprattutto parliamo di popoli molto arretrati, ad un tratto si sono iniziati ad occupare di popoli più vicini e più sviluppati.(ciò accade dalla metà del 900).




                               ( foto di ricerca sul campo di un antropologo)
Nella metà dell'800 gli antropologi non studiavano i popoli direttamente, ma a  distanza , prendevano anche informazioni da viaggiatori;missionari;esploratori;medici..... che si erano stabiliti lì. Poi verso la fine dell'800 e gli inizi del 900  ci fù una svolta. Gli antropologi iniziarono a fare ricerche sul campo, quindi iniziarono a recarsi di persona nei luoghi di ricerca, e capirono come fosse importante vivere o passare del tempo con un altra coltura, per apprendere tutto quel che era importate per i loro studi ma anche per uno scambio di conoscenze. 




                                                   L'UOMO è UN ESSERE INCOMPLETO
Avete mai paragonato la vostra vita da neonato con quella di un cucciolo di animale?
Scommetto che qualcuno di voi sì. E se sì avete trovato delle differenze ?
Se noi ci riflettiamo un attimo, tutti i cuccioli di animali di solito imparano ad essere autonomi abbastanza presto, se non fin da subito, come ad esempio le tartarughe marine. Mentre per noi esseri umani ci vogliono anni prima di essere in grado (al di là delle età secondo cui la società ci vede pronti per condurre una vita autonomamente) di essere autonomi. Per quale motivo? Forse adesso penserete che l'uomo è un essere poco intelligente. Ma fortunatamente non è così. Dobbiamo pensare che gli animali quando nascono sono come dei robot programmati, hanno dei messaggi genetici molto chiari, quindi una volta che si attivano non li ferma più nessuno. Ma parliamo di messaggi veramente semplici. Per l'uomo invece è completamente diverso. I filosofi infatti dicevano che l'uomo è un essere incompleto non perhcè ci manca l'intelligenza ma perchè non abbiamo questi messaggi genetici così semplici. Il nostro codice genetico è molto più complesso e complicato,  questo significa che offrono solo delle basi, sarà poi la nostra cultura di cui facciamo parte che ci modellerà per essere pronti ad affrontare la vita.

Fare parte di una cultura significa :

  • pensieri
  • simboli
  • sentimenti
  • valori                                        (hanno tra loro relazioni spesso consistenti)
  • conoscienze
  • e altro....

La cultura presenta una tendenza all'organizzazione interna, e questa organizzazione(mai rigida o meccanica ma sempre aperta a nuove connessioni) si attua attraverso quelli che gli antropologi chiamano modelli culturali.

modelli culturali sono ciò che guida i nostri atteggiamenti (pratici-mentali). Senza di essi gli esseri umani non saprebbero che cosa fare o cosa pensare.